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Documento


42909
IDG861302582
86.13.02582 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Monti Mario; (a cura di Turani Giuseppe)
Tre ragioni per un si'. Maggiore liberta' per i capitali significherebbe costringere lo Stato a essere piu' efficiente, premiare i settori piu' produttivi e dare slancio alla nostra Borsa. L' economista Mario Monti spiega in che modo
Intervista
Espresso, an. 32 (1986), fasc. 20 (25 maggio), pag. 239-240
(testo con illustrazioni)
D538; D0112; F603
L' A. (docente alla Bocconi, consigliere economico della Banca Commerciale Italiana), intervenendo nel dibattito per smantellare i vincoli alla liberta' di movimento dei capitali che ancora esistono nel nostro Paese, nota come tali vincoli vadano eliminati perche' sono dannosi sul piano economico. Rileva come i mercati finanziari nei quali i capitali circolano piu' liberamente siano anche i mercati nei quali c' e' una maggiore efficienza. Inoltre, ristabilire condizioni di maggior liberta' verso l' estero dei nostri capitali avrebbe il vantaggio di rendere piu' difficile il finanziamento del settore pubblico, attuando una forte pressione sullo Stato per un maggior controllo del disavanzo pubblico. Concludendo, l' A. osserva come ormai, sul piano internazionale, comincino a contare non solo gli indici di competitivita' industriale e mercantile, ma anche quelli di competitivita' finanziaria, e come il questo l' Italia sia in ritardo proprio perche' la circolazione dei capitali e' difficile.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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