Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa d'opinione

Documento


42943
IDG861302616
86.13.02616 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Scarpelli Uberto
La guerra dei ruoli
Mondo economico, an. 39 (1985), fasc. 51 (23 dicembre), pag. 24
D0231; D02126; D02130
L' intervento del Presidente della Repubblica sul Cons. Sup. Mag. ha evitato a questo organo di compiere un atto costituzionalmente degenerato, cioe' di porre all' ordine del giorno la discussione sull' attacco sferrato dall' on. Craxi alla Magistratura. Tuttavia, l' atto cui il Cons. Sup. Mag. si accingeva, rileva l' A., era si' un atto costituzionalmente degenerato, ma l' ultimo di un lungo processo degenerativo. Secondo l' A., non e' giusto richiamare all' ordine chi protesta per ultimo in modo improprio, tacendo di chi, con il suo comportamento improprio, ha scatenato la protesta. All' origine della questione sta la coincidenza nella stessa persona delle funzioni di segretario di partito e di Presidente del Consiglio dei Ministri. L' on. Craxi sferro' l' attacco alla Magistratura nella veste di segretario del PSI. Il Presidente Cossiga, pero', ha ravvisato nell' uscita di Craxi il coinvolgimento del Presidente del Consiglio, tanto che ha imposto al Cons. Sup. Mag. di non sottoporre a discussione le dichiarazioni, appunto, del Presidente del Consiglio. Nello scontro con la Magistratura, Craxi ha potuto agire in attacco con la scioltezza dell' uomo di parte e del cittadino, e si e' trovato in difesa la veste protettiva del Presidente del Consiglio. Secondo l' A., il principio affermato dal Presidente della Repubblica e' giusto, tuttavia doveva essere preceduto da ammonimenti precisi.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



Ritorna al menu della banca dati