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Documento


43146
IDG861302819
86.13.02819 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Zucconi Guglielmo
Quei ferri ai polsi della bambola rotta
Mattino, an. 95 (1986), fasc. 160 (14 giugno), pag. 1
D611; D300082
L' A. osserva che il grado di civilta' di un Paese e' dimostrato dallo stato di carceri, tribunali, ospedali, ecc., tutti luoghi in cui l' individuo e' in balia di altri. E' da considerare incivile, prosegue, l' uso delle manette per gli imputati detenuti che vengono trasferiti dal carcere al Tribunale, ed e' quindi auspicabile che venga approvato un disegno di legge, presentato nel 1985, che ne prevede l' abolizione. Lo spettacolo offerto dai detenuti in catene e' avvilente e non piu' tollerabile, ed e' aggravato dal fatto che viene consentito a fotografi e operatori televisivi di riprendere uomini e donne in attesa di giudizio. L' A. afferma inoltre che sarebbe sufficiente una semplice circolare ministeriale per impedire che venga data pubblicita' alla circolazione di documenti giudiziari che riguardano cittadini: citazioni, convocazioni, avvisi di reato devono circolare con la necessaria segretezza. L' A. conclude auspicando che cambi il modo di pensare, secondo cui chi si trova in Tribunale o in carcere e' un criminale; chiunque, invece, puo' transitarvi, per colpa o per errore. (Titolo: 2 col / Testo: 1.2 col)
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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