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Documento


43198
IDG861302871
86.13.02871 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Mancino Nicola
Giustizia e ingiustizie. Un referendum dagli effetti dirompenti
Popolo, an. 43 (1986), fasc. 133 (8 giugno), pag. 1-2
D4026; D0231; D02138; D02113
L' A., commentando la presentazione da parte di PSI, PLI e PR dei referendum sulla giustizia, rileva i rischi derivanti dall' estremizzarsi delle posizioni, e i pericoli di nuove e piu' profonde lacerazioni in un tessuto politico ed istituzionale che occorre invece tentare di ricomporre ed armonizzare. Nota come il referendum abrogativo di norme o di leggi non risolverebbe il problema di un vuoto legislativo da colmare comunque, attraverso le normali procedure parlamentari. Quindi il Parlamento non puo' non restare la sede naturale del confronto politico anche in presenza di ritardi, di disaccordo tra i partiti, ed insieme al Parlamento anche il Governo e le forze politiche devono fare tutto intero il loro dovere. Concludendo, l' A. osserva come le riforme nel campo della giustizia richiedano meditata attenzione e grande responsabilita', e non hanno bisogno di spinte che portano a nuove lacerazioni nel tessuto civile. (Titolo: 4 col / Testo: 1.3 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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