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Documento


43230
IDG861302903
86.13.02903 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Giugni Gino
E Cipputi disse "si'"
Repubblica, an. 11 (1986), fasc. 140 (15 giugno), pag. 6
D71134; D7110
L' A. ritiene che il recente referendum dei metalmeccanici sia un buon risultato, ma non esaurisca il problema della democrazia sindacale, ne' in termini qualitativi, ne' quantitativi, per quanto concerne l' efficacia del metodo adottato. Nota come non sia sufficiente il referendum e la democrazia diretta: il sindacato ha una sua struttura rappresentativa, e pertanto occorre una forte dose di democrazia rappresentativa, di correttezza procedurale nella scelta dei dirigenti. E questo vuol dire voto diretto e segreto dei dirigenti nelle organizzazioni ai vari livelli; voto diretto e segreto dei delegati e delle rappresentanze aziendali; e qui non tutto e' in regola. Concludendo, l' A. auspica che il referendum costituisca anche una spinta verso una piena regolarizzazione delle forme di democrazia rappresentativa. (Titolo: 2 col / Testo: 1.4 col)
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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