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Documento


43239
IDG861302912
86.13.02912 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Rodota' Stefano
La morte precoce del Parlamento
Repubblica, an. 11 (1986), fasc. 149 (26 giugno), pag. 6
D0211
L' A., dopo aver sintetizzato la situazione che si e' creata in Francia, dove il dominio della legislazione e' nelle mani del primo ministro, rileva che qualcosa di simile si sta verificando in Italia. Qui, infatti, il Parlamento, presentato come un intralcio all' azione di Governo, assomiglia sempre di piu' ad un guscio vuoto. L' A. ricorda, fra l' altro, che il Parlamento viene praticamente espropriato perfino del potere di fissare il proprio ordine del giorno, dovendo dare precedenza ai troppo decreti-legge che lo sommergono. Il Parlamento viene sottomesso con il ricorso a continui voti di fiducia; e' una situazione di disagio che spiega anche l' assenza sistematica dei deputati. Deperiscono, in questo modo, tutte le funzioni parlamentari, comprese quelle di indirizzo e di controllo; l' A., in conclusione, ribadisce che c' e' il rischio concreto di una riduzione delle Camere a cieca e inutile macchina per approvare leggi. (Titolo: 2 col / Testo: 1.4 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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