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Documento


43244
IDG861302917
86.13.02917 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Neppi Modona Guido
Grandi manovre per i "ladri di Stato"
Repubblica, an. 11 (1986), fasc. 152 (29 giugno), pag. 6
D50411; D64040
L' A. interviene sulla questione di un' eventuale amnistia, rilevando in primo luogo che, se il provvedimento e' ineluttabile, deve almeno essere varato in fretta. Sorgeranno pero' problemi se, come sembra, la DC e il PSI presenteranno emendamenti per inserire nell' amnistia anche i reati contro la p.a.. Il disegno di legge governativo e' in proposito assai chiaro, escludendo dai benefici di legge tutti i reati contro la p.a. puniti con almeno 3 anni di reclusione, nonche' il reato di falso in bilancio, presupposto per la gestione di "fondi neri" di enti pubblici; analoghe esclusioni sono previste dall' indulto. La richiesta di comprendere anche questi reati nel provvedimento poggia sul fatto che il Parlamento sta discutendo una riforma dei reati contro la p.a., che mira a impedire il sindacato dei giudici su questioni che attengono strettamente questioni politiche. L' A. giudica tale richiesta balzana e cervellotica, perche' il codice e la Costituzione prevedono chiaramente che, quando interviene una legge piu' favorevole, questa agisce retroattivamente e provoca la cessazione degli effetti penali della legge precedentemente in vigore. L' A. conclude che la richiesta di DC e PSI ha il fine non dichiarato di estendere l' amnistia ai ladri di stato, e va quindi respinta. (Titolo: 2 col / Testo: 1.3 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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