| L' A. interpreta i risultati delle elezioni del 22 giugno in Sicilia
alla luce della propria tesi, secondo cui il sistema politico
italiano e' un sistema "clientelare - integrale". La prova di
stabilita' che e' stata colta dai molti commentatori in quei
risultati e' la conseguenza dell' efficienza del sistema clientelare
raggiunta in Sicilia. E' possibile, quindi, all' A. formulare il
seguente corollario: "un sistema politico, quanto piu' e' incline
all' assetto clientelare, tanto piu' e' stabile". Questa valutazione
consente la formulazione di un secondo corollario: la regola della
"alternanza", cioe' del cambiamento della frazione di classe politica
al potere, e quindi dei "seguaci" fruitori di rendite politiche
("spoil system") e' possibile soltanto quando questi ultimi non
costituiscano una frazione "troppo rilevante" della popolazione
"attiva". In Sicilia, e in tutta Italia, un cambiamento di
maggioranza rappresenterebbe un evento catastrofico per i seguaci -
clienti. Anche una parte cospicua dell' opposizione partecipa a
questo sistema clientelare, per cui e' possibile affermare che la
"prova di stabilita'" e' in effetti una "prova di correita'". Tutti i
sistemi "rappresentativi - elettivi" soffrono di questo male
istituzionale. Tuttavia, in alcuni di essi sono presenti meccanismi
che consentono assetti intermedi relativamente funzionali, come ad
esempio una competizione durissima e una selezione sostanzialmente
meritocratica dei quadri sociali. (Titolo: 3 col/Testo: 1.2 col).
| |