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Stampa d'opinione

Documento


43322
IDG861302995
86.13.02995 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Galante Garrone A.
Tra sotterfugi e riforme
Stampa, an. 120 (1986), fasc. 130 (4 giugno), pag. 1
D50411; D64040
L' A., tenuto conto dei calcoli secondo i quali con il progettato provvedimento di amnistia si potrebbe avere la liberazione di settemila detenuti e l' estinzione di almeno tre milioni di procedimenti penali, riconosce che ne potrebbe derivare un innegabile respiro per la nostra asfittica giustizia penale. Rileva, per contro, che l' attesa dell' atto di clemenza dara' occasione a deprecabili rinvii. Comunque, giacche' il Governo ha predisposto il disegno di legge, e' auspicabile che il Parlamento non ne alteri la fisionomia ampliandone la portata. L' A. ritiene che si debba tenere ferma l' esclusione dall' amnistia dei reati piu' gravi di terrorismo, e soprattutto di ogni forma di grave disonesta' da parte di uomini pubblici. Conclude che, di fronte al cronico disservizio della giustizia, un' amnistia non puo' essere che un modesto tampone, e indica, anche alla luce del messaggio di Cossiga del 2 giugno, i piu' gravi e urgenti problemi da affrontare, a cominciare dalla riforma del processo civile, di quello penale e del sistema carcerario. (Titolo: 3 col / Testo: 1.1 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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