| L' A. segnala che verra' probabilmente approvata, entro breve termine
una legge, che consentira' al potere chirurgico di impadronirsi di
corpi di cittadini giudicati clinicamente morti, da usare per i
trapianti di organi. Definisce tale legge "semplicemente infame",
perche' colpisce i diritti inalienabili della persona. Il
provvedimento introdurra' l' aberrante concetto di "donatore
presunto"; chi non vorra', da morto, donare i propri organi, dovra'
farlo sapere gia' dall' eta' di sedici anni; ma molti sicuramente non
lo sapranno, per cui verranno ritenuti donatori volontari. L' A. si
domanda come potranno essere riconosciuti i non-donatori, e lamenta
che la legge preveda ristretti limiti di tempo di sospensione dell'
espianto; questa legge puo' provocare sperimentazioni simili a quelle
del "Doktor Mengele". C' e' la possibilita', seguendo i criteri
ispiratori della legge, che in futuro venga presunta la nostra
volonta' di diventare saponette, o turaccioli, o piastrelle, o altro
ancora. In forza della "morale presunta", conclude l' A., si
cerchera' di far vivere ad ogni costo, profanando i morti. (Titolo: 9
col / Testo: 1.7 col).
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