| L' A. (magistrato) esamina il problema della responsabilita' civile
dei magistrati, cui si riferisce il piu' delicato e complesso dei 3
referendum proposti "per una giustizia piu' giusta". Deplora che ci
si preoccupi di questa materia, mentre si trascinano tutti i problemi
di riforma in tema di strutture, di procedure, di ordinamento
giudiziario. Quanto alla responsabilita' del giudice, ritiene che si
debba ricorrere allo strumento disciplinare, approvando rapidamente
un disegno di legge, gia' in Parlamento. Per il risarcimento dei
danni cagionati al cittadino dalla condotta del giudice, si richiama
all' art. 28 Cost., che prevede l' estensione allo Stato della
responsabilita' civile per atti compiuti da pubblici dipendenti.
Finora si e' ritenuto che il danneggiato possa rivolgersi
direttamente contro la p.a. (e solo contro di essa) anche per il
danno causato da colpa lieve dell' impiegato. L' A. afferma che si
dovrebbero utilizzare le possibilita' offerte dallo strumento
interpretativo per affermare anche per il magistrato una
responsabilita' dello Stato piu' estesa, rispetto a quella soltanto
per dolo. (Titolo: 2 col / Testo: 1.2 col).
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