| L' A. afferma di aver criticato l' iniziativa parlamentare del PCI su
una sentenza della Corte di Cassazione favorevoli ad imputati di
omicidi mafiosi, nella convinzione che sia un errore un' interferenza
del Parlamento sull' operato della Magistratura, anche se sono valide
le ragioni che hanno ispirato l' iniziativa. L' A. ricorda di aver
criticato gia' in altre occasioni gli interventi di uomini politici,
nella loro veste ufficiale, sulla Magistratura, e sottolinea che la
forma di controllo piu' efficace su orientamenti giurisprudenziali
considerati errati o ispirati a malafede, oltre a quelli interni all'
ordinamento giudiziario, e' quella che viene fatta dall' opinione
pubblica; e la storia di questi anni dimostra quanto possa essere
incisiva tale forma di controllo. Il Parlamento deve invece
intervenire nelle forme e nei tempi che gli competono: attraverso
modifiche alla legislazione in primo luogo. Una piu' attenta
valutazione istituzionale da parte del PCI avrebbe inoltre evitato le
polemiche politiche scatenate dalla sua iniziativa, che hanno finito
per favorire il gioco di quanti, da anni, tentano di destabilizzare
la Magistratura, e oggi si propongono come suoi difensori. (Titolo: 4
col / Testo: 1.9 col).
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