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Documento


43435
IDG861303108
86.13.03108 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Schneider Fabrizio
La nettissima preponderanza a favore dell' insegnamento della religione a scuola ha motivazioni profonde: e' impensabile che non se ne tenga conto. Questa scelta non e' casuale
Discussione, an. 34 (1986), fasc. 28 (14 luglio), pag. 5
(testo con illustrazioni)
D9415; D18410; D18433
L' A., intervenendo nelle polemiche sorte intorno all' insegnamento della religione nella scuola pubblica, nota come non sia pensabile escludere la religione dall' insegnamento, riservandolo a organizzazioni esclusivamente extrascolastiche quasi si trattasse di qualcosa di accessorio e comunque non pertinente alla nostra cultura. Ricorda, per quanto riguarda le materie alternative, come nelle circolari ministeriali siano indicati l' ambito degli insegnamenti da impartire a chi non intende avvalersi delle lezioni di religione, e rileva come l' aver lasciato arbitri i consigli di istituto indichi una seria volonta' di responsabilizzare gli organismi scolastici. L' A. conclude osservando come la prevalenza della scelta di avvalersi dell' ora di religione dimostri che esiste una consapevolezza che la religione e' un valore di fondo, essenziale, facente parte della visione della vita e delle radici culturali e storiche del nostro popolo.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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