| Il CNEL ha approvato un progetto di legge che reca "Norme sull'
informazione e la consultazione dei lavoratori". L' A.,
vicepresidente del CNEL, chiarisce i motivi di fondo che hanno
indotto tutte le grandi organizzazioni imprenditoriali rappresentate
nel CNEL "ad avversare fieramente" questo progetto. Gli imprenditori
non sono contrari alla prassi di riconoscere ai lavoratori il diritto
di essere informati sulle decisioni aziendali. Respingono, invece,
"in toto" l' idea di trasporre in una legge soluzioni negoziali
largamente consolidate, estendendo ulteriormente la legislazione di
sostegno dell' attivita' sindacale, proprio in una fase nella quale
da piu' parti si invoca un' azione di radicale "deregulation". L' A.
solleva anche critiche al modo in cui il CNEL e' giunto all'
approvazione del progetto, considerato che da cinque anni e' in
regime di "prorogatio", e nel frattempo e' stato falcidiato nel
numero dei suoi componenti, rispetto al plenum. Sorgono, quindi,
dubbi sull' esito della votazione, se l' organo si fosse trovato
nella pienezza dei suoi consiglieri e della sua rappresentativita'.
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