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Documento


43566
IDG861303239
86.13.03239 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ronchey Alberto
Voto palese in Parlamento. Almeno questo
Corr. sera, an. 111 (1986), fasc. 160 (10 luglio), pag. 1
D02113
L' A., dopo aver ricordato che in 3 anni di vita il Governo Craxi e' andato in minoranza, a colpi di scrutinio segreto, 163 volte, afferma che occorre un chiaro impegno dei gruppi parlamentari per la revisione delle norme sul voto segreto. Infatti nelle democrazie rappresentative domina il principio che i rappresentanti votano in modo palese; il voto segreto, anche dove e' ammesso quando si tratta di persone, non e' tollerato per deliberare sulle leggi, specialmente in materia finanziaria. L' A. ritiene che il voto segreto sia un mezzo contro la stabilita' di Governo. Sottolinea la differenza fra i regolamenti del Senato e della Camera dei Deputati, dove un progetto, largamente approvato su appello nominale in relazione alla richiesta di fiducia, puo' essere affossato dopo 5 minuti, grazie alla pallina nera dei franchi tiratori. Conclude che il voto segreto e' una causa della crescita del deficit, per l' approvazione delle troppe leggi di spesa, e auspica che siano presto modificate le norme regolamentari. (Titolo: 2 col / Testo: 1.5 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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