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| IDG861303245 | |
| 86.13.03245 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Di Cagno Giovanni
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| Interventi. Ma l' indipendenza dei magistrati merita la tutela?
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| Gazz. mezz., an. 99 (1986), fasc. 178 (1 luglio), pag. 9
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| (testo con illustrazioni)
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| D422; D635; F428; D02302
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| L' A. (responsabile della commissione Problemi dello Stato del PCI
pugliese) interviene nelle polemiche suscitate dalla interrogazione
parlamentare comunista dopo la sentenza della Corte di Cassazione che
ha annullato le condanne per l' assassinio del giudice Chinnici.
Osserva che il complesso delle vicende oggetto dell' interrogazione
mostra la sussistenza di una scarsa sintonia fra numerosi giudici di
merito e un organismo di legittimita', massimamente sulla materia
disciplinata dall' art. 416 bis c.p., sintonia che viceversa sarebbe
auspicabile in vicende giudiziarie decisive per le sorti della
democrazia italiana. Ritiene che il diritto di critica sul
provvedimento giuridico possa e debba essere sempre esercitato da
chiunque, fermo restando che criticare una decisione non significa
mettere sotto accusa la persona o l' impegno che quegli orientamenti
ha espresso. Ricorda che in questi anni il PCI ha difeso la
Magistratura non come casta, ma in quanto portatrice di un valore
costituzionale quale quello dell' indipendenza, necessario elemento
di garanzia per il cittadino. (Titolo: 3 col / Testo: 1.8 col).
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| art. 416 bis c.p.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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