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Stampa d'opinione

Documento


43590
IDG861303263
86.13.03263 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Gulli Luciano
Dibattito a Cattolica il tema dei rapporti tra stampa e Magistratura. Tra diritto di cronaca e codice penale il giornalista corre sul filo del rasoio
Convegno sul tema: "Diritto di cronaca: se un giornalista diventa detective", Cattolica, luglio 1986
Giornale, an. 13 (1986), fasc. 156 (4 luglio), pag. 7
D9694; D04017; D0230
Nel corso del convegno si e' parlato di rapporti conflittuali tra Magistratura e stampa, fra giustizia e informazione pubblica. Il dibattito e' stato tuttavia disertato dal pubblico ed il convegno e' risultato arido ed inutile. Flamminii (avvocato) ha ricordato che la Costituzione prevede il diritto di informare, e che dunque il diritto di informarsi e' sottinteso. Ha detto di ritenere che la stampa abbia il diritto di infrangere quello stesso diritto che ha il magistrato di difendere il segreto istruttorio. Tale affermazione e' stata giudicata troppo estrema da Caselli (giudice). Zanetti (direttore dell' "Espresso") ha rilevato che il giornalista assolve a un ruolo di controllore sociale. (Titolo: 4 col / Testo: 0.9 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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