Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa d'opinione

Documento


43603
IDG861303276
86.13.03276 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bovio Corso
Il carcere a vita e' da condannare
Giorno, an. 31 (1986), fasc. 154 (2 luglio), pag. 8
D50321
L' A. ricorda che la Costituzione pone l' accento sulla funzione rieducativa della pena e sul fatto che non deve mai essere costituita da trattamenti inumani. Osserva che l' ergastolo non serve come deterrente contro i crimini: nella lotta contro i reati sono piu' utili l' efficienza della polizia, la rapidita' e la certezza d' intervento della macchina giudiziaria. Dubita anche del fatto che serva come castigo adeguato per i reati piu' gravi. Nota che occorre rivedere, in generale, i meccanismi del nostro sistema penale che regolano la commisurazione e l' applicazione della pena, ed, in particolare, bisogna porre sotto accusa il carcere a vita. Concludendo, osserva che questo rappresenta, infatti, un atto di profonda presunzione, negando che l' uomo possa modificarsi e cambiare. (Titolo: 2 col / Testo: 0.7 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



Ritorna al menu della banca dati