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| IDG861303280 | |
| 86.13.03280 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Fabbri Fabio
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| L' opinione. Il voto segreto male oscuro della democrazia
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| Giorno, an. 31 (1986), fasc. 158 (6 luglio), pag. 2
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| D02113
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| L' A. (presidente dei senatori del PSI) afferma che la tesi, secondo
cui il voto segreto in Parlamento serve per tutelare l' indipendenza
di deputati e senatori dallo strapotere delle segreterie dei partiti,
e' inconsistente e infondata. Infatti, il voto segreto puo' avere
validita' su questioni di coscienza, non quando si devono votare
leggi di spesa, mentre non si deve dimenticare che i partiti hanno
sempre tollerato il dissenso al loro interno. Replicando ai fautori
del voto segreto, l' A. fa notare che la maggioranza pentapartitica
deve la sua debolezza, non all' alta litigiosita' interna, ma alla
mancata approvazione delle riforme istituzionali. Conclude ribadendo
la necessita' di limitare l' uso del voto segreto. (Titolo: 2 col /
Testo: 0.9 col).
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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