| Il Presidente della Repubblica ha affidato, in occasione della
recente crisi governativa, un "mandato esplorativo" al Presidente del
Senato. L' A. svolge alcune considerazioni critiche intorno a questo
istituto fondato, peraltro, su autorevoli precedenti. Queste critiche
riguardano vari aspetti: il ruolo del Presidente del Senato, che
viene ad assumere la veste di "commissario alle crisi"; la posizione
del Presidente della Repubblica, che viene a trovarsi in una sorta di
affievolimento delle sue spettanze costituzionali, che si
troverebbero temporaneamente affidate ad altri con una sorta di
delega opinabile; infine il Presidente del Consiglio cui, di fatto,
"l' esploratore" viene a sottrarre, anticipandolo per buona parte,
proprio il compito politico-istituzionale di tessere la rete di fondo
sulla quale intrecciare poi la formula programmatica e strutturale
del futuro gabinetto. La prassi di questa figura del "mandato
esplorativo" probabilmente nasce dal fatto che la Presidenza della
Repubblica, opportunatamente apartitica, ritiene di dover essere
anche "asettica". (Titolo: 1 col/Testo: 0.8 col).
| |