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Documento


43711
IDG861303384
86.13.03384 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Cotturone Alcide
Opinioni. Discutibile liceita' dello sciopero nei pubblici servizi
Popolo, an. 43 (1986), fasc. 166 (17 luglio), pag. 8
D7134
L' A. rileva che nel mondo sindacale, per quanto riguarda gli scioperi nei pubblici servizi, si sta producendo una "rivoluzione", anche nel tentativo di frenare in sindacalismo d' assalto degli "autonomi", e ritiene che cio' avvenga principalmente a causa della riscoperta dell' utente. Premesso che la questione del diritto di sciopero ha dato luogo a una letteratura infinita, constata che pero' si e' detto pochissimo, finora, sul problema dei servizi pubblici. Sta di fatto che lo sciopero concettualmente mira a danneggiare l' imprenditore, ma nel caso dei servizi pubblici il danno non e' per l' imprenditore: il costo del conflitto e' a carico dei cittadini. La nozione arcaica di un' illimitata liceita' dello sciopero percio' va seriamente ripensata. L' A. ricorda come Don Sturzo scrivesse gia' nel 1957 che il cittadino non puo' essere privato dell' esercizio dei suoi diritti per una vertenza fra ente pubblico e dipendenti. Conclude affermando l' esigenza indilazionabile di "civilizzare" un po' lo sciopero, soprattutto nei pubblici servizi. (Titolo: 2 col / Testo: 1.4 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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