| L' A., dopo aver sottolineato l' importanza della cultura giuridica
nella nostra societa', fa alcune considerazioni sulla proposta Elia
relativa alla riorganizzazione delle Facolta' di Giurisprudenza.
Condivide sia la proposta di portare da quattro a cinque anni la
durata del corso di laurea, che la divisione del corso stesso in un
triennio "di formazione" e in un biennio "di indirizzo"; ritiene
inoltre corretta la limitazione degli indirizzi. Esprime, tuttavia,
alcuni dubbi sul fatto che la caratterizzazione degli indirizzi si
basi soltanto su cinque materie di orientamento su un totale di
ventinove esami, ma soprattutto sul rapporto tra le materie
"culturali" (storiche, filosofiche, ecc.) e quelle "di diritto
positivo", che verrebbe ridotto a tre insegnamenti su venti. Osserva,
infine, che attuando un tale piano di studi si rischia di pagare l'
aumento della qualificazione specialistica, con la riduzione degli
orizzonti culturali degli studenti. (Titolo: 1 col / Testo: 0.9 col).
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