| L' A. (dell' esecutivo PSI responsabile per l' Ambiente) evidenzia, a
seguito dei fatti di Chernobyl, da un lato le vivaci reazioni dell'
opinione pubblica e di alcuni enti energetici, dall' altro l' inerzia
dell' ENEA e soprattutto del ministro dell' Industria. Sottolinea, a
nome del PSI, la necessita' di sostituire il piano nucleare,
aumentando i contributi delle altre fonti sia convenzionali che
rinnovabili, in quanto il contributo di energia derivante dal
nucleare risulterebbe quantitativamente minimo e dunque facilmente
sostituibile. Afferma, inoltre, che la non realizzazione del piano
nucleare garantirebbe una enorme disponibilita' finanziaria, che
potrebbe essere devoluta alla sperimentazione e alla promozione di
energie alternative. Conclude sollecitando la convocazione della
conferenza sull' energia, gia' auspicata dal Parlamento alcuni mesi
fa, ed una revisione del Piano Energetico Nazionale che preveda l'
esclusione del nucleare. (Titolo: 1 col / Testo: 0.5 col).
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