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Documento


43745
IDG861303418
86.13.03418 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ferrara Giovanni
La Chiesa e la scuola
Repubblica, an. 11 (1986), fasc. 174 (25 luglio), pag. 6
D9415; D18410; D18433
L' A. avverte che la questione dell' insegnamento scolastico della religione e' tutt' altro che risolta. Infatti, entro il dicembre 1987 dovranno essere definiti i nuovi programmi. Dopo aver ricordato alcune norme del Protocollo aggiuntivo al Concordato e dell' Intesa fra lo Stato e la CEI, l' A. segnala che lo stesso presidente della CEI ha fornito le linee generali dei nuovi programmi di religione; questi non saranno piu' di tipo "catechetico", ma culturale e specificamente storico. L' innovazione e' certo positiva, ma pone notevoli problemi riguardo a chi sara' autorizzato ad insegnare religione. Infatti, mentre un insegnamento catechetico giustifica la presenza di insegnanti portatori riconosciuti della dottrina cattolica, un insegnamento storico non puo' essere affidato esclusivamente a insegnanti che si rifanno all' interpretazione imposta dalla Chiesa. L' A. ritiene quindi che vi sia un forte contrasto fra l' "apertura" dei programmi e l' arcaica difesa del privilegio di avere un' ora riservata alla religione, impartita da insegnanti scelti dalla Chiesa. Il Concordato, conclude l' A., puo' garantire l' ortodossia della "dottrina", che e' cosa di fede, ma non della "storia", che e' cosa di liberta' laica. E' questa una questione di principio che dovra' essere ridiscussa. (Titolo: 2 col / Testo: 1.4 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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