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Documento


43749
IDG861303422
86.13.03422 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Cederna Antonio
Ecco un' altra frana ecco ancora i morti ecco il solito rito...
Repubblica, an. 11 (1986), fasc. 176 (27 luglio), pag. 2
D1825
L' A. rileva che ancora una volta, con la frana di Senise, dobbiamo piangere dei morti per il crollo di case che non dovevano mai essere costruite. Lamenta che, malgrado le numerose frane che si verificano ogni anno, non si cerchi di conoscere in modo capillare il territorio, in modo da poter costruire solo in base a precisi criteri di sicurezza. Dopo aver posto in risalto il dissesto territoriale della Basilicata, l' A. avverte che non bisogna meravigliarsi se il 57% dei Comuni italiani e' interessato da dissesti: lo sconvolgimento dei corsi d' acqua, le costruzioni in zone pericolose e le bonifiche senza criterio di zone paludose sono alcuni aspetti di uno stravolgimento territoriale che e' all' origine delle catastrofi. E' necessario, conclude l' A., che venga finalmente dato il via alla legge-quadro per la difesa del suolo, al fine di assicurare finanziamenti continui e adeguati strumenti di prevenzione e risanamento. (Titolo: 2 col / Testo: 3 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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