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Documento


43809
IDG861303482
86.13.03482 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
De Dominicis Giuseppe
Corte dei Conti. Cosi' lo Stato gioca col bilancio
Sole, an. 122 (1986), fasc. 171 (22 luglio), pag. 1
D18903; D18902
L' A. si richiama alla relazione annuale alle Camere della Corte dei Conti, per rilevare che i vincoli imposti al Governo e al Parlamento dalla riforma del bilancio, di cui alla l. 5 agosto 1978, n. 468, risultano frequentemente aggirati non meno del vincolo posto dall' art. 81 della Costituzione. Secondo la Corte dei Conti, i mezzi per far fronte a non poche leggi di spesa sono stati individuati con veri e propri espedienti contabili, sicuramente illegittimi e comunque incoerenti con i propositi di rientro del disavanzo. A cio' si aggiunga il fenomeno dei processi decisionali e attuativi degli Enti decentrati di spesa, per gran parte fuori dalla sfera di controllo dell' Esecutivo, del Parlamento ed anche del Giudice contabile. Anzi, per questi Enti siamo in presenza di una fuga dalle norme di contabilita' generale dello Stato e del sorgere di forme organizzative, intese a derogare a queste norme. In queste condizioni, si spiega perche' diviene sempre piu' scarsamente significativa qualsiasi previsione, non solo sul versante della spesa, ma anche nel comparto delle entrate tributarie. (Titolo: 4 col/Testo: 0.8 col).
art. 81 Cost. l. 5 agosto 1978, n. 468
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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