Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa d'opinione

Documento


43819
IDG861303492
86.13.03492 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Deaglio Mario
Il servizio potrebbe diventare una banca-dati. Un business chiamato Anagrafe
Stampa, an. 120 (1986), fasc. 159 (9 luglio), pag. 1
D1800
L' A. rileva la necessita' di modificare le leggi che impongono l' utilizzazione di un gran numero di certificati burocratici per le pratiche burocratiche piu' disparate. In attesa dell' intervento del Parlamento, bisogna agire per razionalizzare il lavoro delle Anagrafi; in particolare, bisogna che i "diritti" pagati dai cittadini siano effettivamente rapportati ai costi, mentre il lavoro deve essere sveltito per impedire il verificarsi di lunghe code. L' A. afferma poi che l' Anagrafe non deve essere una semplice "fabbrica di certificati", ma deve servire come "banca dati" per razionalizzare gli interventi dei Comuni nei settori di propria competenza. E' necessario, in definitiva, abbandonare la strada dei tagli puri e semplici, e di intraprendere quella dei nuovi servizi e del rapporto prezzi-costi. (Titolo: 4 col / Testo: 1 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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