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Stampa d'opinione

Documento


43824
IDG861303497
86.13.03497 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bobbio Norberto
Domande al ministro Franca Falcucci. L' ora del disagio
Stampa, an. 120 (1986), fasc. 165 (16 luglio), pag. 1
D9415; D18410; D18433
L' A. avverte che il ministro Falcucci ha citato una sua intervista di alcuni mesi fa a "Il Sole 24 ore", in cui sosteneva che l' Intesa fra lo Stato e la CEI non tradiva lo spirito del nuovo Concordato; puntualizza che il suo accordo si limitava all' affermazione che l' insegnamento religioso si deve svolgere "nel quadro dell' orario settimanale". Aggiunge che la non obbligatorieta' dell' insegnamento religioso doveva comportare una sua collocazione al di fuori dell' orario scolastico, in quanto servizio del tutto particolare reso alle famiglie cattoliche, senza alcuna previsione di materie alternative. Fra l' altro, l' unico insegnamento alternativo valido sarebbe quello di altre religioni. L' inserimento ingiustificato della religione fra le altre materie obbligatorie ha comunque fatto sorgere il problema di instaurare un insegnamento alternativo, la cui soluzione era di competenza del ministro della Pubblica Istruzione; ma il problema e' tuttora irrisolto. L' A. ritiene che la scelta quasi plebiscitaria in favore dell' insegnamento religioso sia dovuta al suo inserimento nel quadro dell' orario scolastico. Conclude che l' educazione religiosa dovrebbe spettare alle Chiese e non ad uno Stato costituzionalmente laico. (Titolo: 3 col / Testo: 1.6 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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