| Si sono conclusi i lavori della Commissione di studio costituita
presso il Ministero della Sanita', in tema di "fecondazione
artificiale umana e trattamento degli embrioni". Secondo l' A., le
relazioni conclusive lasciano intendere che la Commissione, tra i
principi liberali e quelli cattolici, ha scelto la soluzione prudente
e compromissoria, richiamandosi "a principi internazionali e
costituzionali". In sintesi, i metodi artificiali di procreazione
possono sostituirsi all' incontro naturale solo nell' ambito del
matrimonio, e in base a motivi giustificanti, come quelli di superare
cause di sterilita', o di evitare pregiudizi alla prole. La
preferenza, inoltre, deve essere data ai metodi via via meno lontani
dal rapporto naturale. Il punto limite e' costituito dall'
inseminazione eterologa, con gameti di provenienza esterna al
matrimonio. La minoranza della Commissione ha opposto un netto
rifiuto; la maggioranza ha ammesso l' inseminazione eterologa quale
ipotesi del tutto residuale. Il discorso in questa materia non si
conclude con i lavori della Commissione e, forse, qualche spazio per
le scelte dei cittadini potra' essere aperto, commenta l' A., anche
fuori dal matrimonio.
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