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Documento


43972
IDG861303645
86.13.03645 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Signori Silvano
Le riforme possibili della leva militare
Avanti, an. 90 (1986), fasc. 203 (30 agosto), pag. 1
D0440; D1868
L' A., sottosegretario alla Difesa, si inserisce nel dibattito sul problema di una scelta tra esercito di leva o di popolo, come vuole la nostra Costituzione, ed esercito di mestiere. L' A. sostiene che, al di la' del dettato costituzionale, che non ritiene di modificare, o della opportunita' politica, che appare contraria all' esercito di mestiere, ragioni di efficienza tecnologica, di economia e di integrazione tra societa' civile e societa' militare continuano a far privilegiare il mantenimento del servizio militare obbligatorio. Per adattare le Forze Armate alle esigenze dei tempi, tuttavia, occorrono adeguate riforme, tra cui il miglioramento marginale della quota di militari a lunga ferma per la Marina e l' Aeronautica, mentre per l' Esercito dovrebbero esserne previste alcune decine di migliaia. Vengono indicate, pero', una serie di precondizioni alla realizzazione di questa riforma. (Titolo: 2 col/Testo: 2 col).
art. 52 Cost.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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