| L' A. esamina la proposta avanzata da Gianfranco Pasquino per la
riforma del sistema elettorale, che si basa su un sistema non
maggioritario in 2 turni, respingendola decisamente, perche'
favorirebbe un rafforzamento dei partiti maggiori a danno dei minori.
Infatti, le coalizioni o alleanze che dovrebbero formarsi sarebbero
dominate dai piu' forti, i quali interverrebbero anche sulla scelta
dei candidati da parte dei propri alleati. Invece di rafforzare, come
sarebbe necessario, la democrazia, la proposta di Pasquino porterebbe
al rafforzamento della partitocrazia. Il vero obiettivo di Pasquino
e' quello di favorire l' alternanza del PCI al potere, ma la sua
proposta comporterebbe problemi assai gravi in primo luogo al PCI
stesso. L' A. conclude che la proposta di Pasquino si delinea come
una contro-riforma allucinante, che nel concreto sara', per fortuna,
irrealizzabile. (Titolo: 3 col / Testo: 0.8 col).
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