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Documento


44000
IDG861303673
86.13.03673 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Sechi Salvatore
Il dibattito sul premio di maggioranza. Democrazia liberale non fa rima con proporzionale
Corr. sera, an. 111 (1986), fasc. 196 (23 agosto), pag. 2
D02102
L' A. giudica inspiegabile l' avversione di alcuni partiti, e in particolare del PRI, per una riforma del sistema elettorale proporzionale, che pure li ha costretti a svolgere un ruolo secondario. Dopo aver ricordato i motivi storici e politici che indussero alcuni intellettuali eredi del liberalismo a schierarsi, nel 1945, contro la proporzionale, afferma che i partiti laici potrebbero costruire una valida alternativa alla DC, se solo si decidessero a promuovere la riforma del sistema elettorale. Conclude esprimendo il proprio favore per un sistema maggioritario a due turni, contestualmente all' elezione popolare diretta del Capo dello Stato. (Titolo: 1 col / Testo: 0.4 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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