Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa d'opinione

Documento


44064
IDG861303737
86.13.03737 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Grevi Vittorio
Con la riforma a Giurisprudenza niente piu' studenti incerti
Giorno, an. 31 (1986), fasc. 205 (31 agosto), pag. 6
D18420; D9690
L' A. esamina il progetto di riforma dell' ordinamento didattico della Facolta' di Giurisprudenza, che ha giustamente suscitato viva attenzione. Indica sommariamente le principali innovazioni previste, rilevando che da esse emerge una precisa "filosofia" di fondo. Infatti, la previsione di un' ampia base formativa comune (ben 20 esami obbligatori) e l' aumento del numero degli esami, porteranno a suddividere il corso di laurea in 2 fasi: una triennale "formativa", e l' altra "biennale" progredita. Al termine del triennio sarebbe possibile conseguire un diploma, in grado di aprire la strada a un gran numero di professioni, soprattutto nell' ambito del pubblico impiego; solo una parte degli studenti sarebbero cosi' interessati a completare gli studi. L' A. considera meritevole della massima attenzione questa diversificazione degli studi, osservando che e' adatta a soddisfare le esigenze delle diverse professioni cui si accede di solito da Giurisprudenza. Da alcune parti sono state rivolte critiche al progetto, soprattutto per il ridimensionamento delle materie a carattere economico. Alcune di queste critiche non sono infondate, e su esse si puo' discutere. L' importante e' che venga accettata la "filosofia" di fondo del progetto. (Titolo: 2 col / Testo: 1.7 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



Ritorna al menu della banca dati