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Documento


44067
IDG861303740
86.13.03740 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Canape' Silvio
Autoregolamentazione. Quanto vale il non-sciopero?
Manifesto, an. 16 (1986), fasc. 185 (6 agosto), pag. 6
D7134; D7131
L' A. (segretario regionale CGIL Piemonte), pur giudicando positivamente la scelta di arrivare a un codice di autoregolamentazione dello sciopero nel settore pubblico, nota che continua a permanere nel sindacato un deficit di democrazia. Infatti si e' arrivati al confronto con il Governo senza averne discusso con le strutture periferiche del sindacato. Constata, inoltre, che il principio che si tende affermare e' assicurare all' utenza, attraverso l' autoregolamentazione, il funzionamento dei servizi. Osserva che, pero', non e' vero che i servizi pubblici non funzionano per l' uso eccessivo del diritto di sciopero. Sottolinea che e' necessario riprendere la critica alle disfunzioni della p.a., critica a come e' organizzata, a come e' gestita. In tal senso, occorre assegnare ai lavoratori pubblici un ruolo determinante per il cambiamento e la riforma della p.a. (Titolo: 2 col / Testo: 0.7 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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