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Documento


44085
IDG861303758
86.13.03758 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Giuntella Paolo
Se il Pci non attende Godot...
Mattino, an. 95 (1986), fasc. 209 (3 agosto), pag. 1
F4207; F4204
L' A. sottolinea l' importanza del dibattito, che si e' svolto ai margini della crisi di Governo, con gli interventi, fra gli altri, di Bobbio, Elia e Firpo. Ricorda le circostanze che hanno consentito a Craxi, con l' 11,5% dei voti, di conquistare palazzo Chigi e di costruire la sua "premiership". Rileva che il famoso "patto" a scadenza, tanto piu' sgradevole se frutto di trattative segrete, ha tuttavia il merito di rilanciare una proposta di confronto sui programmi e fra programmi. La trattativa su un patto di programma dovrebbe favorire la definizione di maggioranze non necessitate, ma frutto di convergenze piu' larghe. Fissate le regole, le squadre potrebbero giocare a tutto campo. L' A. nota inoltre che il PSI rifiuta l' ipotesi di un gioco piu' aperto, e conclude che v' e' da chiedersi che cosa potrebbe avvenire se, mentre il PSI segue questa sua linea, il PCI decidesse di non stare ad aspettare Godot. (Titolo: 1 col / Testo: 0.9 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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