| L' A. afferma che il dibattito di questi giorni sulla riforma del
sistema elettorale appare piuttosto riduttivo, oltre ad essere
appesantito da errori nella valutazione delle proposte avanzate. Dopo
aver svolto alcune precisazioni sulla proposta avanzata da Gianfranco
Pasquino, afferma che e' comunque sbagliato pensare che un nuovo
sistema elettorale possa risolvere il problema della governabilita' e
quello dell' alternanza. Infatti tutti i sistemi elettorali sono, per
loro natura, degli strumenti "freddi", soggetti cioe' a quella
variabile impazzita rappresentata dal consenso elettorale. La riforma
del sistema elettorale deve quindi rappresentare la fine, e non l'
inizio, di una piu' vasta riforma istituzionale, che comprenda, fra
l' altro, la riduzione del numero dei parlamentari, la riforma della
seconda Camera, la correzione del voto segreto e del voto di fiducia.
(Titolo: 1 col / Testo: 0.4 col).
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