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Documento


44104
IDG861303777
86.13.03777 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Lanchester Fulvio
Argomenti. Perche' gli accordi restano un fatto "privato"?
Messaggero, an. 108 (1986), fasc. 214 (6 agosto), pag. 2
F4207; F4204
L' A. interviene nel dibattito sull' accordo concluso fra i partiti della maggioranza per l' alternanza alla Presidenza del Consiglio. Il segretario del PCI, Natta, lo ha definito come un "pactum sceleris", tale da espropriare Capo dello Stato e Parlamento delle loro prerogative costituzionali; Enzo Cheli e Aldo Bozzi, invece, hanno sostenuto la natura squisitamente politica del patto, nel quale le istituzioni non possono essere coinvolte. L' A. non condivide questa tesi, e ritiene che gli accordi dovrebbero essere parlamentarizzati, con il loro inserimento nella mozione di fiducia. Anche se essi rientrano nella discrezionalita' dei rapporti tra le forze politiche, e' opportuno che se ne discuta ufficialmente in sede parlamentare. Altrimenti, sia il Parlamento che il pubblico si troveranno davvero espropriati di ogni potere di controllo sulla crisi. (Titolo: 2 col / Testo: 0.9 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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