| L' A. si compiace per il rinvio a settembre della discussione del
progetto di amnistia, e auspica che si possa avere cosi' un esame
piu' ponderato, che consenta anche di coordinare l' atto di clemenza
con alcune importanti riforme. Esamina in particolare vari punti del
progetto, chiedendo fra l' altro un' ulteriore riflessione sull'
amnistia condizionata al risarcimento del danno per gli omicidi
colposi, e al recupero terapeutico per i tossicodipendenti che
abbiano commesso reati per procurarsi la droga. Ai detenuti ricorda
che un' amnistia e' sempre un provvedimento traumatico, che richiede
un minimo di consenso sociale: meglio un' attesa di un paio di mesi
che il varo di un' amnistia iniqua. Afferma che nel frattempo i
parlamentari dovrebbero approvare la riforma dell' ordinamento
penitenziario, che permettera' una diminuzione del numero dei
carcerati, e la delega per il nuovo codice di procedura penale.
Conclude che se diventeranno legge almeno alcune delle attesissime
riforme della giustizia penale, il provvedimento di clemenza potra'
essere finalmente approvato senza quel senso di frustrazione che ci
coglie quando si vuol convincere la gente che l' amnistia serve a
superare la crisi della giustizia penale. (Titolo: 2 col / Testo: 1.3
col).
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