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Documento


44179
IDG861303852
86.13.03852 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Neppi Modona Guido
Il trauma dell' amnistia
Repubblica, an. 11 (1986), fasc. 186 (8 agosto), pag. 8
D50411; D64040
L' A. si compiace per il rinvio a settembre della discussione del progetto di amnistia, e auspica che si possa avere cosi' un esame piu' ponderato, che consenta anche di coordinare l' atto di clemenza con alcune importanti riforme. Esamina in particolare vari punti del progetto, chiedendo fra l' altro un' ulteriore riflessione sull' amnistia condizionata al risarcimento del danno per gli omicidi colposi, e al recupero terapeutico per i tossicodipendenti che abbiano commesso reati per procurarsi la droga. Ai detenuti ricorda che un' amnistia e' sempre un provvedimento traumatico, che richiede un minimo di consenso sociale: meglio un' attesa di un paio di mesi che il varo di un' amnistia iniqua. Afferma che nel frattempo i parlamentari dovrebbero approvare la riforma dell' ordinamento penitenziario, che permettera' una diminuzione del numero dei carcerati, e la delega per il nuovo codice di procedura penale. Conclude che se diventeranno legge almeno alcune delle attesissime riforme della giustizia penale, il provvedimento di clemenza potra' essere finalmente approvato senza quel senso di frustrazione che ci coglie quando si vuol convincere la gente che l' amnistia serve a superare la crisi della giustizia penale. (Titolo: 2 col / Testo: 1.3 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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