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| IDG861304677 | |
| 86.13.04677 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Boschi Marco
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| Dal pentitismo all' antipentitismo
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| Repubblica, an. 11 (1986), fasc. 234 (4 ottobre), pag. 8
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| D50126; F4252
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| L' A. (Procuratore capo della Repubblica di Roma) afferma che
certamente durante lo stato di emergenza determinato dal terrorismo
si e' sviluppata la tendenza a sopravvalutare le dichiarazioni dei
pentiti; e' invalsa cosi' la tendenza ad attribuire valore di prova a
chiamate di correo prive di sufficienti riscontri esterni. Quando
pero' si e' profilato un orientamento favorevole al ricorso ai
pentiti anche per superare l' emergenza mafiosa, e' sembrata
prevalere la tendenza a far passare bruscamente il nostro sistema
giudiziario dalla cultura del pentitismo a quella dell'
antipentitismo totale e indiscriminato. Nella relativa problematica
si sono introdotte questioni non pertinenti, come quelle della
riparazione degli errori giudiziari e della responsabilita' del
giudice; in realta', le dichiarazioni dei pentiti non sono ne' un
feticcio, ne' un fatto diabolico da esorcizzare. La conclusione e'
che occorre tornare gradualmente alla normalita', senza danno per le
esigenze di difesa sociale; a tal fine, urge approvare il nuovo
codice di procedura penale, rafforzare le strutture giudiziarie e
sviluppare la professionalita' dei magistrati. (Titolo: 1 col /
Testo: 0.9 col).
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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