| L' A. (ministro delle Finanze) risponde a quanti sostengono che il
nostro sistema fiscale dovrebbe orientarsi verso un alleggerimento
dell' imposizione sui redditi, bilanciato da un aggravio di quella
sui consumi. Osserva che uno spostamento dell' onere tributario in
questo senso si potrebbe ottenere attraverso un aumento delle
aliquote IVA, che consentirebbe anche una semplificazione e una
maggiore razionalizzazione. Ma una simile manovra avrebbe immediati
riflessi sui prezzi e sui relativi indici, e quindi sulle
retribuzioni e sul costo del lavoro; gli eventuali, e assai dubbi,
effetti positivi di un alleggerimento delle imposte dirette
sarebbero, invece, lontani nel tempo. Quanto alla ventilata
trasformazione dell' IRPEF in una imposizione generale sul reddito
speso, e non su quello conseguito, l' esperienza negativa della
cessata imposta di famiglia induce a un giudizio non favorevole. L'
A. conclude percio' che e' bene attenersi alla impostazione della
riforma del 1971-1973, puntando, se sara' possibile, alla riduzione
della progressivita'. (Titolo: 2 col / Testo: 1.4 col).
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