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Stampa d'opinione

Documento


46645
IDG871300558
87.13.00558 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tosi Silvano
E la corte costituzionale manda a dire...
Nazione, an. 129 (1987), fasc. 42 (13 febbraio), pag. 1
D021030; D021430; D021433
Il presidente della Corte Costituzionale, Antonio La Pergola, in un recente incontro con la stampa ha sostenuto l' opportunita' di differire nel tempo gli effetti delle pronunce di illegittimita', per consentire al potere politico di provvedere tempestivamente, e cosi' eliminare il "vuoto" legislativo che potrebbe derivare dall' abrogazione. Inoltre, ha auspicato che per l' avvenire possa essere consentita alla Corte di Cassazione e alla Corte Costituzionale, nell' esercizio delle rispettive competenze, la correzione delle domande referendarie, in modo da evitarne la illegittimita' o inammissibilita' a causa di errori tecnici nella loro formulazione. L' A., sia pure con alcune precisazioni, condivide queste proposte, sottolineando che per quanto riguarda le correzioni, queste dovrebbero limitarsi rigorosamente agli errori tecnici. Tuttavia, secondo l' A., la normativa referendaria andrebbe riveduta, soprattutto per quanto riguarda i controlli di legittimita' e di ammissibilita', che dovrebbero essere anticipati al momento precedente la raccolta delle firme. (Titolo: 3 col / Testo: 0.8 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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