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Documento


46707
IDG871300620
87.13.00620 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tosi Silvano
grande riforma. Nuova Repubblica, aquila a due teste
Resto del carlino, an. 102 (1987), fasc. 35 (5 febbraio), pag. 4
D02121; D02003; D02126
La proposta avanzata dal PSI di una riforma costituzionale imperniata sull' elezione diretta del Capo dello Stato, ancorche' molto popolare, in quanto, tra l' altro, attribuisce al popolo maggiori responsabilita', e' del tutto improponibile sul piano tecnico-giuridico del nostro costituzionalismo, in quanto non coerente col sistema e anzi capace di distruggerlo. Secondo l' A., non avremmo una Repubblica presidenziale francese secondo il modello monocratico di De Gaulle, ma quella dell' attuale gestione dialettica tra Mitterand e Chirac. Il ruolo neutro e di garanzia del Presidente della Repubblica italiana verrebbe distrutto. Egli cesserebbe di essere un arbitro, per diventare il capo di uno schieramento politico contrapposto a quello espresso dal Presidente del Consiglio. (Titolo: 2 col / Testo: 0.5 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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