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46853
IDG871300766
87.13.00766 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Berti Giorgio; (a cura di Schneider Fabrizio)
Intervista con Giorgio Berti, professore di diritto costituzionale all' Universita' Cattolica. Semplicistica e contraddittoria la "riforma" dei socialisti
Discussione, an. 35 (1987), fasc. 7 (16 febbraio), pag. 4-5
(testo con illustrazioni)
D021; D02102; D02121; D02003
(Sommario: Troppo banale ridurre la riforma istituzionale alla scelta tra sistema uninominale e repubblica presidenziale. Craxi non se ne rende conto? Il necessario equilibrio tra istituzioni rappresentative e istituzioni legittimate dalla professionalita'. Una revisione che non dovrebbe dimenticare due settori in crisi: pubblica amministrazione e giustizia. Rischio di blocchi elettorali contrapposti, con la costruzione presidenzialistica: il contrario di quello che il Psi dice di volere. Lo "sbarramento" per lasciare fuori i partiti minori non va in direzione di una piu' ampia liberta' democratica. Poteva arrivare l' Italia dove e' arrivata, con una Democrazia Cristiana conservatrice e antiriformista?)
(Titoletti: "Non si puo' ridurre la riforma istituzionale al sistema uninominale e al presidenzialismo". "Una ipotesi che non esclude l' invadenza dei partiti che invece si vorrebbe eliminare". "L' ipotesi plebiscitaria e' di per se stessa pericolosa, e la storia lo dimostra". "Nella vita costituzionale di uno Stato quale spazio si deve creare al principio della liberta'". "Quello che conta in una societa' e' che vengano trovati metodi di composizione")
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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