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| IDG871300912 | |
| 87.13.00912 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Menapace Lidia
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| L' articolo. Figli di un dio malinteso
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| Manifesto, an. 17 (1987), fasc. 65 (18 marzo), pag. 1
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| D300080; D3013; F31; D94600
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| L' A. svolge alcune considerazioni sul recente documento della
Congregazione per la dottrina della fede sulla procreazione. Afferma
che il documento capovolge il contenuto del Concilio, ed esprime il
proprio stupore per il suo "oggettivismo etico"; la morale puo'
infatti avere solo un carattere soggettivo. Avverte che la maternita'
dovrebbe sempre essere il frutto di una scelta; a tale proposito,
porta come esempio la nascita di Cristo, che fu in primo luogo il
frutto di una scelta di Maria. Per quanto riguarda la fecondazione
artificiale, la scienza deve fare il possibile per offrire alle
persone tutti i mezzi per poter procreare; spetta poi alle singole
persone scegliere se e di quali mezzi servirsi. L' unico limite etico
obiettivo che, a giudizio dell' A., andrebbe posto, e' quello dello
sfruttamento di un' altra donna. (Titolo: 2 col / Testo: 2.1 col).
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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