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Documento


47076
IDG871300989
87.13.00989 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pasquino Gianfranco
La riforma dei radicali
Repubblica, an. 12 (1987), fasc. 47 (25 febbraio), pag. 6
D02102; D021
L' A. esamina gli aspetti essenziali della proposta lanciata dai radicali per la riforma della legge elettorale, rilevando che due punti non sono chiari. Bisognerebbe precisare se il nuovo Parlamento debba essere di una sola Camera o due, e quanti dovrebbero essere i parlamentari. I promotori ritengono che il sistema maggioritario di tipo inglese potrebbe favorire l' elezione di molti candidati laici, ma questa previsione, ad avviso dell' A., non appare probabile. I candidati laici, infatti, si troverebbero in difficolta' per battere l' elettorato democristiano e comunista, e potrebbero essere costretti, per vincere, a farsi sponsorizzare da potenti gruppi di interesse; il Governo cosi' sarebbe alla merce' di maggioranze fluttuanti, a seconda degli interessi in gioco. L' A. conclude che il risultato di un sistema maggioritario in collegio uninominale darebbe luogo a un passaggio dalla partitocrazia alla lobbicrazia. (Titolo: 1 col / Testo: 0.9 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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