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Documento


47103
IDG871301016
87.13.01016 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Melchionda Achille
cassazione. Fra giustizia formale e giustizia concreta
Resto del carlino, an. 102 (1987), fasc. 71 (13 marzo), pag. 4
D635; F428
L' A. riassume i termini della questione dell' annullamento da parte della Corte di Cassazione di numerose sentenze in materia di delitti di maggiore allarme sociale. Tali annullamenti avvengono non soltanto per violazioni di leggi penali, ma prevalentemente per violazioni di leggi processuali e per questioni attinenti alla ricostruzione e valutazione dei fatti. Da queste decisioni conseguono scarcerazioni, annullamenti, rinvii che preoccupano l' opinione pubblica e sconcertano e irritano giudici e forze dell' ordine. L' A. inserisce questa vicenda nella "crisi della Cassazione", crisi che si sintetizza nella questione se si debba prevedere una Cassazione di sola legittimita', secondo l' originario criterio francese, o un giudice "di terza istanza", secondo il modello germanico. Esaminati pregi e difetti dei due modelli, l' A. sostiene che appare piu' attuale un sistema imperniato su due separati filoni legali: alla Corte Costituzionale il giudizio sulla conformita' delle leggi vigenti ai precetti costituzionali; alla Corte di Cassazione il giudizio di vertice sull' operato giurisdizionale dei giudici, anche nel "fatto" ricostruito e valutato. Un giudice "di terza istanza", cioe', che penetri nel caso concreto da giudicare, anziche' farsi astratto filosofo del diritto. (Titolo: 2 col / Testo: 0.7 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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