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Documento


47142
IDG871301055
87.13.01055 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Cortese Roberto
L' esperto domanda. Garantire rapidita' e trasparenza nei processi penali. Una doppia sfida per la Giustizia
Sole, an. 123 (1987), fasc. 81 (23 marzo), pag. 4
(testo con illustrazioni)
D60353; D621; D68; D6113
Viene affrontato il tema della giustizia con riferimento alla protesta degli avvocati contro la legge "Modifiche alla disciplina della custodia cautelare e introduzione dell' art. 466 bis c.p.p. concernente la disponibilita' degli atti dell' istruttoria". L' A. si domanda se gli avvocati hanno avuto ragione a scioperare; se la legge in questione rappresenti un attacco ai diritti della difesa; se la politica giudiziaria proceda con adeguata speditezza. Sia pure con alcune riserve, l' A. sostiene che gli avvocati hanno fatto bene ad esprimere il loro dissenso; che la semplice indicazione degli atti in equivalenza della loro effettiva lettura non risolve il problema delle lentezze dei processi, ma priva le parti del processo di un' occasione determinante per l' accertamento delle verita'; che il congelamento dei termini di custodia cautelare per la durata del dibattimento non rappresenta un attacco ai diritti della difesa. Riguardo alla politica giudiziaria, ritiene che l' approvazione della delega per l' emanazione del nuovo codice di procedura penale rappresenti un buon avvio. La strada della riforma, anche per le vaste implicazioni culturali degli operatori, sara', tuttavia, lunga. (Titolo: 5 col / Testo: 1.2 col).
l. 17 febbraio 1987, n. 29 l. 16 febbraio 1987, n. 81
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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