| 47146 | |
| IDG871301059 | |
| 87.13.01059 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Stracuzzi Allegra
| |
| Gli inviolabili diritti del cittadino
| |
| | |
| | |
| | |
| Sole, an. 123 (1987), fasc. 85S (27 marzo), pag. 4
| |
| | |
| D300082; D300081; F79; D1727
| |
| | |
| (Sommario: Secondo la Cassazione si puo' sempre chiedere la
correzione dei propri dati errati)
| |
| | |
| Con la sentenza del 22 ottobre 1985 la Corte di Cassazione,
interpretando restrittivamente la normativa, aveva escluso che il
privato potesse instaurare il procedimento di rettifica o
cancellazione dei dati e delle informazioni erronei, acquisiti dal
Centro elaborazione dati del Ministero degli Interni (CED). A sei
mesi di distanza, con la sentenza 14 aprile 1986, la prima sezione
penale della Cassazione, attribuendo all' espressione normativa
"degli atti" il significato di "atto giuridico" in senso lato ha
ritenuto sufficiente per la legittimazione all' instaurazione del
procedimento di rettifica, che l' interessato sia venuto "comunque" a
conoscenza delle notizie che lo riguardano. Secondo l' A., questa
decisione rappresenta un primo passo verso un riconoscimento
sostanziale della tutela della "privacy" del cittadino. L' A. ne
sottolinea anche la portata innovativa con riferimento al "diritto
all' oblio", la cancellazione dei dati dopo un determinato periodo di
tempo, affermatosi a livello internazionale nelle legislazioni sulla
privacy. (Titolo: 4 col / Testo: 1 col).
| |
| art. 10 comma 5 l. 1 aprile 1981, n. 121
| |
| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
| |