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Stampa d'opinione

Documento


47153
IDG871301066
87.13.01066 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Lefevre Charles
Bioetica, teologo conferma i dubbi. Se il fine e' buono
Stampa, an. 121 (1987), fasc. 61 (13 marzo), pag. 9
D300080; D3013; F31; D94600
(Sommario: (La fecondazione in vitro non si puo' condannare a priori)
L' A. (sacerdote, professore di Etica medica all' Istituto cattolico di Lilla) commenta il recente documento vaticano sulla procreazione. Esprime sorpresa per il fatto che sia vietata la fecondazione artificiale omologa, osservando che il divieto e' motivato con la separazione tra l' atto sessuale e la fecondazione. L' A. svolge quindi alcune considerazioni tese a dimostrare la liceita' della fecondazione artificiale omologa, concludendo che la morale deve tener conto della finalita' degli atti. (Titolo: 3 col / Testo: 1.1 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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