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Stampa d'opinione

Documento


47154
IDG871301067
87.13.01067 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Galli della Loggia Ernesto
Le riforme per arginare la partitocrazia. Piu' potere a chi vota
Stampa, an. 121 (1987), fasc. 63 (15 marzo), pag. 1
D021; D02121; D02102
Il dibattito sulle riforme istituzionali verte in questo periodo sull' alternativa fra riforma presidenzialista e riforma del sistema elettorale; a ben vedere, osserva l' A., le due riforme non sono incompatibili, ma obbediscono a logiche e obiettivi diversi. La proposta presidenzialista avanzata dal PSI e' contraddittoria, e non inciderebbe sulla partitocrazia; inoltre, bisogna guardare con sospetto al carattere plebiscitario che avrebbe l' elezione diretta del Capo dello Stato, senza che vi sia un adeguato contrappeso negli altri poteri dello Stato. In definitiva, la riforma presidenzialista avrebbe il solo effetto di fare comodo al PSI, che potrebbe puntare su un' elezione di Craxi, mantenendo ferma la propria "rendita di posizione". Appare pertanto preferibile una riforma elettorale in senso uninominale, che colpirebbe la partitocrazia e semplificherebbe gli schieramenti parlamentari. (Titolo: 3 col / Testo: 1.5 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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